Sempre più i cittadini assistono, spesso sgomenti, a rapide e significative trasformazioni dei luoghi delle loro vita e delle loro relazioni. La città, il territorio e più in generale il paesaggio, sia esso urbano o rurale, invece di essere considerato un diritto costituzionale e un bene comune da tutelare è sempre più il luogo della massimizzazione di rendite private. Dalla legge Bassanini in poi le amministrazioni pubbliche hanno praticato una politica convergente con gli interessi di grandi proprietari e di costruttori, che vede nella cementificazione dei territori urbani ed extra-urbani o in grandi opere talvolta inutili, la fonte primaria della loro stessa sussistenza. La cosiddetta “urbanistica contrattata”, presume che possa essere il privato ad avviare pratiche di progetto e di pianificazione, assunte dai poteri pubblici come soluzioni non sempre in sintonia con gli interessi collettivi. Dissesto idrogeologico, consumo di suolo agricolo, degrado della qualità della vita urbana sono tra gli esiti più evidenti di questi processi. Ma siamo sicuri che i ‘vantaggi’ per la collettività (pur sotto il ricatto della gravissima crisi economica ed occupazionale odierna) siano superiori ai costi che ora e nel medio-lungo periodo ci troviamo a pagare? Quali possono essere le strategie per un cambiamento radicale di rotta? Come può la partecipazione dei cittadini contribuire ad avviare processi virtuosi di difesa e di riqualificazione dei territori? A questi ed altri interrogativi proveremo a rispondere con il contributo di studiosi, di comitati e di associazioni, dando voce al pubblico, con inviti mirati agli Amministratori pubblici.
IV Ciclo di incontri – dibattiti gennaio – febbraio 2012
Secondo incontro
MERCOLEDI 18 GENNAIO 2012, ore 21
Urbano e periurbano: i confini perduti. Quale relazione tra infrastrutture, edificato e non edificato nella lotta al consumo di suolo?
Nell’incontro si affronterà la problematica dell’uso del territorio secondo tre prospettive, in parte convergenti e in parte divergenti, con cui valutare le effettive possibilità di controllo del consumo di suolo. Un urbanista focalizzerà l’attenzione sui meccanismi della contrattazione pubblico/privato negli strumenti di pianificazione del territorio, un tecnico della Provincia di Torino illustrerà il Piano territoriale di coordinamento (PTCP2) come strumento di contrasto al consumo di suolo (di cui sono da valutare l’efficacia e le debolezze), e un portavoce del movimento NoTangest – tra i tanti comitati che si sono costituiti a difesa del valore del territorio e del paesaggio – parlerà di un caso emblematico di consumo di suolo come quello della Tangenziale Est prevista da Torino verso l’Astigiano. E’ possibile tutelare il territorio come bene comune ed il suolo come preziosa risorsa non riproducibile nell’ambito degli attuali strumenti normativi?
Intervengono:
Vezio De Lucia, urbanista;
Paolo Foietta, architetto, dirigente Amministrazione Provinciale di Torino;
Pier Carlo Porporato, portavoce Movimento No Tangest.
Coordina:
Maria Teresa Roli, architetto, membro Consiglio Nazionale di Italia Nostra.
Terzo incontro
MERCOLEDI 1 FEBBRAIO, ORE 21
Territorio e infrastrutture: perché viviamo una mobilità “insostenibile”?
Di fronte alle apparentemente insormontabili ‘colonne d’Ercole’ delle retoriche dominanti l’urbanistica contemporanea, «scarsità di risorse» e «fragilità del bene comune territorio», viene spesso riproposta la fallace alternativa tra declino economico o grandi opere infrastrutturali. A due esperti e ad un rappresentante di associazioni ambientaliste sarà richiesto di illustrare e di confrontare, da un lato, l’utilità/inutilità di alcune grandi opere (anche attraverso l’analisi dei meccanismi degli appalti); dall’altro, la loro alternativa in funzione delle priorità attuali di intervento. Con il contributo anche di rappresentanti di comitati di cittadini si proverà a rispondere alla domanda: come costruire un efficiente sistema integrato di mobilità territoriale e metropolitana rispetto alle necessità reali dei cittadini, delle attività economiche e della loro sostenibilità ambientale?
Intervengono:
Angelo Tartaglia, docente di fisica, Politecnico di Torino;
Ivan Cicconi, Direttore dell’ Associazione Nazionale ITACA-Istituto per la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale;
Emilio Soave, ambientalista.
Coordina:
Claudio Malacrino, architetto, membro effettivo Istituto Nazionale di Urbanistica.
Quarto incontro
MERCOLEDÌ 15 FEBBRAIO 2012, ore 21
Come controllare la rendita nella costruzione ‘dal basso’ di una città dei cittadini?
Dopo gli incontri sui temi della partecipazione, del consumo di suolo, della mobilità e delle grandi opere, l’ultimo appuntamento intende affrontare il vero problema da risolvere quando si parla di progetto e di gestione del territorio e della città: la rendita fondiaria. Com’è possibile sviluppare una politica urbanistica che non svilisca il nostro patrimonio e possa costituire risorsa per tutti i cittadini e non soltanto per alcuni? Com’è possibile invertire la pratica della «messa a reddito» del territorio nel quadro della costante riduzione della spesa pubblica locale e dei processi di indebolimento dello Stato avviati con il federalismo? In che modo i cittadini possono diventare protagonisti di una nuova stagione di rilancio del territorio e del paesaggio come bene comune?
Intervengono:
Fabio Minucci, già docente di urbanistica, Politecnico di Torino;
Paola Somma, già docente di urbanistica presso IUAV, Venezia;
Fiorenzo Ferlaino, architetto, dirigente IRES Piemonte.
Coordina e conclude il ciclo:
Guido Montanari.
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