La fedeltà è una virtù, certo; a condizione di sapere che il mondo non procede secondo virtù e che la virtù non avrà premio, né in terra né in cielo. E allora, se saremo attenti e curiosi, possibilisti, pronti a contraddirci, inflessibili solo con noi stessi e non con gli altri, potrà darsi non un premio, ma un caso benevolo. Col loro catalogo di nostre inadempienze, di occasioni mancate e di imprecisioni, agli anni polverosi che stiamo vivendo può accadere quel che si augura l’autore di una memorabile poesia cinese scritta sul muro della locanda: che un giorno un colto viaggiatore degni togliere la polvere con la sua manica di seta e riceva il messaggio.
Franco Fortini, L’ospite ingrato
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