Aaron Swartz, un eroe 2.0?
Venerdì 16 gennaio 2015 alle 21
Via Cesare Battisti, 4 B – Torino
ingresso libero e gratuito
Aaron Swarz era un nativo digitale di Chicago, un enfant prodige informatico, un programmatore che alla strapagata carriera nella Silicon Valley aveva preferito la via della coerenza facendosi hacker, blogger e disobbediente. Ha messo a disposizione di chiunque tutti i materiali che considerava beni comuni, come gli articoli di Jstor. Ha scritto e pubblicato il Guerilla Open Access Manifesto. Perseguitato dal governo americano, è morto suicida a soli 26 anni.
Anche il suo volto sorridente faceva di lui l’archetipo dell’eroe. Ma la sua Sierra era la rete, la sua meta l’open access, i suoi companeros si incontravano e si arruolavano tramite internet, i tiranni erano coloro che tentano di privatizzare e monetizzare la conoscenza. Le risorse di cui impadronirsi, e da democratizzare, sono immateriali; gli orizzonti politici si dispiegano su Internet. “L’informazione”, diceva Aaron, “è potere. E come con tutti i poteri, alcuni se ne vogliono impadronire”.
Per conoscerlo e ricordarlo a due anni dalla sua scomparsa Juan Carlos De Martin (docente di Rivoluzione digitale al Politecnico di Torino) e Francesco Forlani (scrittore e agitatore culturale) introducono la prima proiezione italiana del film The Internet’s Own Boy di Brian Knappenberger, il regista di We are Legion dedicato ad Anonymous.
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