Come cambia la politica in Valsusa:
fra cultura dei beni comuni e nuove forme di partecipazione
Sabato 23 gennaio alle 9,30
Unione culturale Franco Antonicelli
via Cesare Battisti, 4 b – Torino
www.unioneculturale.org – 0115621776
(ingresso libero e gratuito)
Nel corso del 2015 il gruppo “Lavoro & beni comuni” dell’Unione culturale ha svolto un’inchiesta sotto forma di interviste sulle nuove forme di partecipazione politica emerse in occasione delle elezioni amministrative in bassa Valsusa, che hanno sancito l’affermazione di liste civiche non riconducibili ai tradizionali schieramenti di centrodestra o centrosinistra.
L’appuntamento del 23 gennaio presenterà i risultati di tale inchiesta per problematizzare le ricadute politiche delle esperienze associative del territorio valsusino, in primo luogo il movimento NO Tav. La lunga mobilitazione popolare contro il Tav ha infatti rinnovato la partecipazione popolare alla lotta sociale e politica e ha favorito un coinvolgimento maggiore dei cittadini nell’elaborazione dei programmi elettorali per le comunali. Inoltre, è cresciuta la cultura dei beni comuni, che ha visto la popolazione e le amministrazioni locali sostenere, tra le altre, la lotta per la difesa dell’acqua come bene pubblico da sottrarre al mercato. D’altra parte, questo mutato scenario politico apre una serie di questioni che travalicano la scala ridotta del territorio valsusino e investono le nuove forme di partecipazione e di rappresentanza potenzialmente riproducibili altrove.
In che misura il successo delle liste civiche è legato a quello del movimento No TAV? La loro formazione è il risultato di accordi tattici o di scelte fondate sulla speranza in un nuovo progetto politico? Quali sono le ricadute che il movimento ha prodotto in questi anni sulla cultura sociale, economica e politica diffusa in Valle? Si è stabilito un rinnovato rapporto tra conoscenze specialistiche e opinione pubblica? Qual è stata l’influenza sul territorio di attività collettive di natura culturale come “Il Grande Cortile”, “Laboratorio politico” o “Etinomia”? Possiamo affermare che a partire dalla Valle si sta sviluppando in Italia una vera e propria cultura dei beni comuni? Quanto pesano i vincoli di natura finanziaria internazionale e nazionale sulle scelte amministrative assunte dalle liste civiche?
Interverranno:
Loredana Bellone, sindaco di San Didero
Daniele Forte, presidente di Etinomia
Alberto Perino, del Coordinamento No Tav
Claudio Piacenza, vicesindaco di Almese
coordina la discussione: Marco Aime, antropologo e studioso dell’esperienza della popolazione valsusina contro il Tav
L’incontro è promosso da Riccardo Barbero e Fulvio Perini del gruppo Lavoro dell’Unione culturale con Livio Pepino del Controsservatorio Valsusa e Mariangela Rosolen del Comitato Acqua Pubblica Torino.
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