La rivoluzione silenziosa del workers buyout
Giovedì 9 giugno ore 19
Palazzo San Daniele
Sala didattica del Polo del ‘900
(via del Carmine 14 – TO)
Ci sono lavoratori che, di fronte alla minaccia di chiusura o di delocalizzazione della loro azienda, hanno deciso di riacquistarla con risorse proprie. È il cosiddetto workers buyout, una delle esperienze di riscatto più straordinarie che l’Italia (e non solo) abbia conosciuto dallo scoppio della crisi economica a oggi. Un’esperienza talmente innovativa da lasciare disorientati partiti e sindacati che tentano di rappresentare il mondo del lavoro. Per fare luce su limiti e potenzialità dell’esperienza del workers buyout, l’Unione culturale ha inviato alcuni rappresentanti di fabbriche recuperate perché raccontino le loro pratiche di ordinaria resistenza contro la crisi economica. Accanto ai lavoratori, interverrà un giovane ricercatore che nel corso degli ultimi anni si è dedicato con passione allo studio di questo fenomeno e un rappresentante del mondo sindacale per verificare il ruolo che le forme tradizionali di rappresentanza stanno attualmente svolgendo di fronte alla deindustrializzazione in Italia.
Federico Bellono, segretario provinciale FIOM Torino
Romolo Calcagno, insegnante e ricercatore
Fabrizio Galliano, Operaio della Cartiera Pirinoli (Cuneo)
Luigi Izzo, Presidente della cooperativa Cantieri Navali Megaride (Napoli)
Alessandro Parrella, Mancoop (Latina)
Serata d’apertura del ciclo di incontri “Poteri e resistenze” organizzata nell’ambito del progetto Liberazioni coordinato dall’Unione culturale Franco Antonicelli per il Polo del ’900.
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