Il mestiere più vecchio del mondo
Martedì 15 novembre 2016 ore 21
Unione culturale Franco Antonicelli
via Cesare Battisti, 4 b – Torino
www.unioneculturale.org – 339 7347993
Da un po’ di tempo a questa parte girano per le strade di Torino dei trenta-quarantenni, più o meno giovanili, con un sorriso stampato fisso sulle labbra, le facce stravolte, borsoni sfatti da libri e quaderni. Per vie incomprensibili ai comuni mortali, hanno ottenuto qualcosa che da decenni pareva impossibile: un lavoro culturale tra i più invisibili, disprezzati, preziosi. Hanno cominciato a insegnare. Sono diventati professori, supplenti, maestri. Con davanti una classe di adolescenti o bambini hanno ritrovato il filo dei loro percorsi precari, di studi che sembravano averli condotti su binari morti, di entusiasmi ormai archiviati tra i ricordi. Famiglia, università, politica e mercato li considerano finalmente degli adulti: il mestiere più vecchio del mondo.
Gli effetti sono impressionanti: c’è chi lascia lavori sicuri, chi proclama che questa è la nuova frontiera dell’impegno politico e della lotta di classe, chi dichiara di aver finalmente trovato una casa. C’è chi è semplicemente incredulo o felice. E pure chi è parecchio incazzato, perché, anche in questo caso, niente è stato regalato. Nessuno dimentica l’assurdità e l’ingiustizia spesso grottesche – Tfa, Tirocinio, Concorsone – della strada che li ha portati su quella cattedra.
Il 15 novembre l’Unione culturale organizza una serata in cui la Generazione TFA prende la parola, si guarda allo specchio, discute con chi ancora non lo sa, o con chi se lo è dimenticato, con chi è più giovane o più vecchio, quale senso possa oggi avere essere un insegnante. Svolgere il proprio lavoro culturale dentro una scuola italiana di inizio millennio.
Chiunque abbia da poco iniziato a insegnare, stia tentando più o meno di tutto per riuscire a farlo, o stia in una scuola da una vita e non sappia più bene che pesci pigliare è invitato a partecipare!
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