Mercoledì 19 Aprile ore 21
Unione Culturale Franco Antonicelli
Via Cesare Battisti 4/b
Il Commercio è un sistema sottovalutato dalle istituzioni e dagli utenti di cui è al servizio. I retaggi culturali propendono a vedere nel “commerciante” un elemento che può essere tollerato di cui non si rispettano i valori; “commerciante” è anche usato in senso negativo. In Italia è una realtà per lo più silente, poco tenuta in conto dai politici e solo recentemente di interesse accademico. Per un lungo periodo il commercio ha adottato una strategia di basso profilo rispondendo semplicemente alle variazioni del clima economico.
A differenza di quanto è accaduto nei paesi avanzati – Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Germania – il commercio italiano non è riuscito sinora ad assumere una partecipazione attiva allo sviluppo. La concorrenza si esaurisce nel contenere i prezzi e non nel differenziarsi per i servizi all’utenza. A queste caratteristiche si sovrappone la struttura delle città italiane, tardo medioevali o barocche, che richiederebbero una più variata presenza dell’apparato commerciale ed un maggiore interesse delle istituzioni per le quali sembra che i suoi aspetti qualificanti si esauriscano nel momento fiscale. L’Italia è il paese in cui si accetta la presenza di grandi aree commerciali solo perché fornitrici di elevati contributi di urbanizzazione. Si trascura l’apporto economico della distribuzione, la capacità di generare posti di lavoro, di rendere possibile l’accesso a prodotti nuovi o innovativi, di contenere nei momenti di crisi il costo della vita e, non ultimo, di utilizzare i piani terra delle abitazioni che altrimenti sarebbero poco sfruttabili. In una società che invecchia, come quella italiana, solo strutture commerciali variate e di prossimità possono rispondere alle necessità del pubblico.
L’obiettivo dell’incontro è una analisi, nella Città Metropolitana, del rapporto fra commercio e utenza, delle reciproche aspettative e necessità, alla ricerca di una nuova cultura che migliori l’integrazione della distribuzione e suggerisca nuove politiche di servizio ai residenti ed ai nuovi cittadini stranieri che in Torino rappresentano circa un quinto della popolazione. Su questi argomenti discuteranno urbanisti, rappresentanti del commercio ed esperti dell’economia e dei consumi.
Lorenzo Vergnano – ASCOM Torino – Il Commercio al servizio dei consumi
Cristina Ravazzi – ISDI Torino – Catene locali al servizio del territorio
Simone Landini – IRES Piemonte – Economia e Commercio, indispensabili per il progresso
Luigi Varbella – IRES Piemonte – Trend evolutivi del Commercio nella Città Metropolitana
Modera – Federico Boario – Mercati di F.B. – Piemonte – Scenario dell’apparato commerciale
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