Si chiude la stagione 2017/2018 dell’Unione culturale Franco Antonicelli. Ora abbiamo tutte e tutti bisogno di una vacanza, per riprendere forze e ricaricare mente e corpo.
Per quel che valgono gli anniversari, si è trattato di un anno incorniciato idealmente tra il centenario dell’ottobre russo e il cinquantenario del maggio francese, un anno in cui abbiamo cercato di ragionare lungo il filo conduttore delle soggettività rivoluzionarie: abbiamo cominciato con un incontro sul Rojava, proseguito con la Maratona Rivoluzionaria 1917-2017 che ha coinvolto associazioni di tutta la città, riflettuto con Sara Garbagnoli, Massimo Prearo e le compagne di Archivio delle Donne in Piemonte – ArDP sulla radicalità del concetto femminista di “genere” e sull’inquietante crociata “anti-gender”, attraversato l’esperienza del ’68 con la poesia beat de “I figli dello stupore” e del cinema sperimentale italiano; partecipato al processo di creazione di una Rete Italiana Imprese Recuperate per sostenere la rivoluzione silenziosa del workers buyout, ospitato le attiviste degli attuali movimenti di resistenza indigena in Honduras… molti di questi processi sono tuttora in atto e continueremo a seguirli.
Ma abbiamo anche tentato di oltrepassare la logica degli anniversari obbligati, dei calendari uniformati, delle celebrazioni a cifra tonda per aprire un confronto su ferite ancora aperte, come il G8 di Genova. Siamo solo all’inizio.
A settembre l’Unione Culturale si impegnerà ad essere di nuovo un luogo accogliente per chi vuole ragionare insieme, porsi domande, provare a capire meglio il mondo complesso che abbiamo intorno. Vi aspettiamo per un’apertura di stagione sulla democrazia, declinata nella città, nella scuola, nel lavoro… per continuare a intrecciare dialoghi, sguardi, relazioni con l’ambizione non già di predicare ai convertiti ma di convertire i predicati.
Buona estate!
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