Rassegna “Bisognava Muoversi”

Locandina Bisognava Muoversi

Il cinema di Armando Ceste, Alberto Signetto e Alessandro Tannoia

Venerdì 12 ottobre ore 18-23

Unione culturale Franco Antonicelli

via Cesare Battisti 4b Torino

ingresso libero

 BISOGNAVA MUOVERSI, immagini altre dalla Torino di fine millennio è una rassegna dedicata ad Armando Ceste, Alberto Signetto e Alessandro Tannoia, tre registi indipendenti scomparsi negli ultimi anni che hanno fatto del cinema una vera e propria ragione di vita. Il progetto, coordinato dal Cantiere Ceste-Signetto-Tannoia composto da filmaker, produttori e organizzatori culturali, nasce dall’esigenza di omaggiare queste tre figure nodali del cinema torinese.

Considerata la grande produzione dei tre autori, la rassegna presenterà una selezione di titoli divisi in quattro appuntamenti diffusi per la città. Scarica il programma completo.

LUnione Culturale Franco Antonicelli ospita il secondo appuntamento in programma che si terrà nella giornata di venerdì 12 ottobre dalle 18 in poi e prevede dialoghi aperti al pubblico sui tre autori nonché proiezioni dedicate al rapporto tra le diverse discipline artistiche.

Ecco il programma:

ore 18 presentazione della rassegna BISOGNAVA MUOVERSI e breve introduzione agli autori Armando Ceste, Alberto Signetto, Alessandro Tannoia
Intervengono: Luciano D’Onofrio, Christian Jayme, Lucio Lionello, Alessandro Signetto, Marilena Moretti, Petra Ceste, Vittorio Sclaverani

ore 18,30 un certo sguardo – Armando Ceste dal cinema militante in poi
dialogo aperto con i presenti in sala – conducono Vittorio Sclaverani e Beppe Rosso

ore 19 Anna Karina. Il volto della Nouvelle Vague di Armando Ceste (1996, 38’)

ore 19.45 Il cinema impossibile di Alberto Signetto
dialogo aperto con i presenti in sala – conducono Marilena Moretti e Pier Milanese

ore 20,15 Angelopoulos backstage di Alberto Signetto (2003, 28’)

ore 21 Alessandro Tannoia dal cinema sperimentale alla video-arte
Christian Jayme intervista Lucio Lionello, Maurizio Cilli e Nicus Lucà

ore 21,30 Via Crucis di Alessandro Tannoia (2004, 7’)

a seguire

Punto Fermo di Alessandro Tannoia (2005, 5’)

Pop Bomb di Alessandro Tannoia (2008, 6”)

Accord-Richard Nonas in Bossolasco di Alessandro Tannoia (2008, 5’)

Sinossi dei film

Anna Karina. Il volto della Nouvelle Vague di Armando Ceste (1996, 38’)
Anna Karina con Jean-Luc Godard ha girato film significativi come
Vivre sa vie, Alphaville, Une femme est une femme, Pierrot le fou, Bande à part, Made in USA. Il suo volto, i personaggi che lei ha interpretato nella sua lunga carriera di attrice, sono ormai parte della storia del cinema. Anna Karina è stata l’icona della Nouvelle Vague, il volto fatto di bianchi e neri, lacrime e sorrisi, il primo piano degli anni ‘60. Non è che Anna Karina viva solo di ricordi, ma inevitabilmente tutto la riporta a quel periodo, un’epoca d’oro, una stagione che non ci sarà più, che la vide non solamente interprete, ma ispiratrice e protagonista in prima persona della nascita del cinema della modernità.

Angelopoulos backstage di Alberto Signetto (2003, 28’)
Sul set del film del grande regista greco
La sorgente del fiume si alternano le riprese a Salonicco e a Sidirocastro, a pochi chilometri dal confine con la Bulgaria, e le interviste ad Angelopoulos, all’attrice principale e ad alcuni tecnici che collaborano da anni alle realizzazioni del regista. Frammenti che ci danno qualche idea del modo di lavorare, del processo di costruzione di un film, delle relazioni di una troupe con il regista “direttore d’orchestra” di un’impegnativa opera corale.

Via Crucis di Alessandro Tannoia (2004, 7’)
Un viaggio vorticoso che unisce Torino a Milano. La pista dell’Hollywood Club brulica di fans e ragazzine sgomitanti per accaparrarsi un posto sotto il palco dove stanno per esibirsi i Motel Connection. Una croce a strisce bianche e rosse si staglia al centro della sala. Nicus Lucà entra, avvolto in un accappatoio da pugile, scortato da due bodyguard. La folla si lascia fendere, curiosa. Il corpo dipinto di blu, adornato di stelle bianche, viene issato per essere crocifisso. La musica pulsa, gli applausi scandiscono i passaggi tra i brani. Tra il pubblico novelli samaritani porgono cocktails al Cristo pop; sguardi complici indugiano sul pube avvolto in un panneggio rinascimentale. Tutti si agitano e gridano. La croce pulsa di luce. Tutto accelera. Il peccato è non esserci.

Punto Fermo di Alessandro Tannoia (2005, 5’)
Video condensatore temporale dell’opera omonima di Nicus Lucà. Girato negli studi di Officine Docks a Torino nell’arco di 12 ore, poi rarefatte in 5 minuti, è il primo esperimento di una serie di multipli. Esposto in un video-box all’esterno della Esso Gallery di New York nel formato breve e proiettato in una sala interna nella versione estrema, fuori formato, di 12 ore. Secondo episodio della feconda collaborazione artistica denominata Pop Club: un firmamento di individualità in innocenza non democratica.

Pop Bomb di Alessandro Tannoia (2008, 6”)
Secondo esperimento di video condensazione temporale del gruppo multimediale Pop Club. Girato nella casa-studio dell’artista Nicus Lucà, è una performance di circa 8 ore racchiusa in un lampo che dura 6 secondi. Il cortometraggio mostra la creazione, spillo dopo spillo, dell’esplosivo simbolo di anarchica memoria.

Accord-Richard Nonas in Bossolasco di Alessandro Tannoia (2008, 5’)
In un bianco e nero impastato e graffiante, che strizza l’occhio alla vecchia Leica Monochrom che Richard Nonas porta sempre al collo come fedele compagna di viaggio, il film documenta il lavoro dell’artista newyorkese invitato a Bossolasco per Sentè d’art da Filippo Fossati e Jennifer Bacon della Esso Gallery di New York. Una tastiera di pietra di Langa che, come vuole la pratica della land art, si accorda armonizzandosi con la terra del sentiero partigiano di Lo Monte, per un matrimonio che l’alchimia della pellicola suggella fermando il tempo come Richard ferma la pioggia.

anna-karina-01
Alberto Signetto cineasta marginale
Alessandro Tannoia 2

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