Sfide Sconfinate. Lo sport che cambia il mondo
rassegna estiva di film nel cortile del Polo del ’900 a luglio 2021
nell’ambito dell’omonimo progetto integrato coordinato dall’Unione culturale Franco Antonicelli
- Giovedì 1° luglio alle 21,30: Lift like a girl di Mayye Zayed (Egitto, Germania, Danimarca, 2020, 92’) in collaborazione con il progetto Polo Internazionale. Avere 20 anni in… coordinato da Fondazione Vera Nocentini e Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini.
Il sollevamento pesi è uno sport da ragazze? La risposta è sì per Lift like a girl della giovane regista egiziana Mayye Zayed, documentario che segue quattro anni di duro lavoro in una palestra popolare per ragazze ad Alessandria d’Egitto. È da lì che provengono alcune campionesse olimpiche ed è lì che dai 14 ai 18 anni, Asmaa (detta Zebiba) cresce e si forma sotto la guida di un allenatore dai metodi discutibili ma che crede nella forza delle atlete e nella loro capacità di raggiungere alti livelli nonostante i pregiudizi maschilisti e le difficoltà economiche che devono affrontare. Un viaggio intimo nella vita di un’aspirante sollevatrice di pesi, tra desideri e frustrazioni, trionfi e sconfitte.
- Giovedì 8 luglio alle 21,30: Climbing Iran di Francesca Borghetti (Italia, 2020, 53’). Al termine della proiezione sarà presente la regista per un incontro con il pubblico. [proiezione rinviata]
Nasim ha mani forti e unghie dipinte con smalto rosa shocking. Ha trovato la propria strada sulle montagne persiane, diventando una pioniera dell’arrampicata all’aperto in Iran, dove le donne si allenano e competono solo su pareti indoor, durante orari prestabiliti, e solo tra altre donne. Oggi porta altre ragazze in parete, insegnando loro free climbing e a guadagnare una nuova indipendenza, e ha un sogno: superare le barriere che isolano il suo Paese ed aprire una via in Italia, sulle Alpi trentine.
- Giovedì 22 luglio alle 21,30: Salute di Matt Norman (Australia, 2008, 91’). [proiezione rinviata]
Una delle ragioni per cui le Olimpiadi di Città del Messico del 1968 sono passate alla storia, oltre alla sanguinosa repressione del governo ai danni del movimento studentesco nei giorni precedenti l’inaugurazione, è l’iconico gesto di Tommie Smith e John Carlos sul podio dei 200 m. Il film documentario di Matt Norman che racconta la storia di quel gesto che costò un prezzo altissimo in termini sportivi e umani ai due atleti ma anche a Peter Norman, lo sprinter australiano che salì sul podio con loro e solidarizzò. Il regista Matt Norman è nipote di Peter e ricostruisce la vicenda attraverso le testimonianze dei protagonisti, materiali di archivio e molta emozione.
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