La nascita di diversi comitati in tutta Italia che raggruppano lavoratori e lavoratrici del settore è sicuramente il segnale che questo lavoro sia arrivato ad un punto di non sopportazione collettiva: precarietà, flessibilità, salari bassi, tagli alla spesa pubblica, privatizzazioni, lunghe catene di appalti, pessime condizioni di lavoro e salute. Non è però un caso che la nascita di questi comitati coincida con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle cooperative sociali, uno dei più importanti del settore, che vedrà una ipotetica chiusura a giugno del 2023. Già da novembre sono iniziati i tavoli di contrattazione tra Sindacati Confederali, Legacoop e Confcooperative.
Tuttavia, tale percorso di rinnovo, non ha visto una buona partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore: a che punto è la contrattazione? I punti di rivendicazione rispecchiano le reali condizioni di lavoro? Quali rapporti di forza sono messi in campo per decidere il destino del contratto? Sono domande semplici a cui però nessuno dà una risposta chiara e collettiva.
A Torino, durante le assemblee condivise della Rete del Lavoro Sociale, il Comitato Diritti Educatori Professionali Piemonte e il Coordinamento del Terzo Settore, oltre che nei diversi momenti di incontro e formazione con le lavoratrici e i lavoratori del sociale, si è deciso di proporre un questionario promosso dalla Rete del Lavoro Sociale, ma che è andato immediatamente oltre il comitato, essendo stato compilato da più di 3.000 persone in meno di tre settimane. Il questionario rappresenta quindi un primo momento di valutazione delle rivendicazioni collettive che attraversano il settore. Al suo interno si parla di salari, delle ore indirette non riconosciute, delle notti passive e della banca ore, del precariato, della sicurezza dei luoghi di lavoro, della formazione continua, di rimborsi e permessi, di internalizzazione dei servizi nel pubblico.
Il passo successivo, inaugurato da un’assemblea pubblica tenutasi il 13 maggio 2023, è quello di promuovere occasioni di convergenza con la partecipazione di diversi comitati e allargata a tutte le sigle sindacali disponibili ad accogliere le istanze di lavoratori e lavoratrici del sociale.
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