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SLAVIKA, IL FESTIVAL DELLE CULTURE SLAVE
Tre giorni di incontri e presentazioni, tra attualità e workshop
Il fiore non è solo un elemento decorativo, che richiama alle mattonelle dipinte tipiche di alcune aree nel sud della Polonia, ma è soprattutto un’espressione dell’attenzione che il festival dedica quest’anno a temi legati all’ecologia e all’attivismo ambientale nei Paesi slavi, argomenti più attuali che mai.
L’edizione 2025
Il programma di questa ottava edizione prevede l’arrivo a Torino di ospiti internazionali provenienti principalmente dall’area balcanica, dalla Russia e dalla Polonia.
Il via venerdì 14 marzo alle 18 nel Complesso Aldo Moro dell’Università di Torino con una lezione aperta sul colonialismo nella letteratura russofona condotta da Egana Džabbarova, scrittrice russofona ed esperta di teoria decoloniale.
La serata continuerà all’Unione culturale Franco Antonicelli dalle 20,30 con il dj set del trio Balkan Express, collettivo di Bologna che fonde le tonalità della new wave jugoslava a ritmi folkloristici che attraversano i Balcani e arrivano fino al Caucaso.
Sabato 15 marzo la giornata inizierà con due workshop: alle 9, a Palazzo Nuovo, si terrà il laboratorio di traduzione dal russo all’italiano condotto da Massimo Maurizio, traduttore e docente di lingua e letteratura russa all’Università di Torino, e Sara Gargano, slavista e traduttrice. Il laboratorio sarà dedicato alla traduzione di alcune poesie della scrittrice Egana Džabbarova. Invece alle 10, all’Unione Culturale Franco Antonicelli, si terrà il laboratorio di traduzione dal polacco all’italiano con Barbara Delfino, traduttrice e scout di prosa polacca contemporanea, nonché traduttrice delle opere della vincitrice del premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk. Il laboratorio verterà sulla prosa di Wojciech Górecki, reporter polacco nonché ospite del festival.
Nel pomeriggio il festival si sposta al Circolo dei Lettori dove, alle 17,30, lo scrittore e reporter di fama internazionale Wojciech Górecki racconterà il Caucaso in tutte le sue sfaccettature multietniche, presentando due reportage recentemente pubblicati in italiano: “Pianeta Caucaso” e “Abcasia” (2024, 2025, entrambi editi da Keller Editore). A dialogare con l’autore ci sarà Cesare Figari Barberis, ricercatore alla Leiden University e collaboratore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale.
La sera, alle 21, all’Unione culturale Franco Antonicelli, Egana Džabbarova condurrà un reading poetico accompagnato dalla musica di Andrea Cavallo, pianista, compositore e improvvisatore.
Domenica 16 marzo la giornata inizierà alle 10 all’Unione culturale Franco Antonicelli con due workshop: il laboratorio di traduzione dall’ucraino all’italiano e, in contemporanea, il laboratorio di traduzione dal serbocroato all’italiano. Il primo sarà condotto da Alessandro Achilli, uno dei più importanti traduttori dall’ucraino in Italia e docente di slavistica all’Università di Cagliari. Il secondo laboratorio sarà tenuto da Olja Perišić, docente di Lingua serba e croata all’Università di Torino e una delle principali traduttrici delle opere della scrittrice Dubravka Ugrešić, e da Katarina Mitić, docente di lingue e traduttrice al Cela.
Il tema fluviale ritorna anche nell’incontro serale alle 20,30, con la proiezione di Siostry Rzeki (Polonia, 2021, 57’, lett. Sorelle fiumi), documentario sull’omonimo collettivo artistico ed ecologista polacco, che racconta la lotta femminista in difesa dei fiumi della Polonia e d’Europa. Alla proiezione parteciperanno la regista, nonché fondatrice del movimento, Cecylia Malik, e Grażyna Smalej, membro del collettivo. L’incontro sarà moderato da Federica Tammarazio, storica dell’arte e presidente dell’associazione Pentesilea.
I laboratori di traduzione letteraria prevedono un’offerta libera a partire da 10 euro.
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