SLAVIKA – Festival delle culture slave

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SLAVIKA, IL FESTIVAL DELLE CULTURE SLAVE

Tre giorni di incontri e presentazioni, tra attualità e workshop

Da venerdì 14 a domenica 16 marzo a Torino torna Slavika, il primo festival italiano dedicato alle culture slave, organizzato dall’associazione culturale Polski Kot, con il sostegno del Consolato della Repubblica di Polonia in Milano, dell’Istituto polacco di Roma, e con il contributo del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino e di Arci Torino.
Nato nel 2015 da un’iniziativa di Alessandro Ajres, presidente del circolo polacco torinese fino al 2021, dal 2023 il festival è tornato con un nuovo simbolo, quello della Rusałka, una figura mitologica riconducibile al folklore slavo e che incarna l’essenza spirituale del festival. A questa si affianca, per l’ottava edizione, il simbolo di un fiore, scelto non solo per rappresentare la vitalità della natura incontaminata, ma anche per simboleggiare la ricerca di un equilibrio nel rapporto tra l’umanità e il mondo naturale.

Il fiore non è solo un elemento decorativo, che richiama alle mattonelle dipinte tipiche di alcune aree nel sud della Polonia, ma è soprattutto un’espressione dell’attenzione che il festival dedica quest’anno a temi legati all’ecologia e all’attivismo ambientale nei Paesi slavi, argomenti più attuali che mai.

L’edizione 2025

Il programma di questa ottava edizione prevede l’arrivo a Torino di ospiti internazionali provenienti principalmente dall’area balcanica, dalla Russia e dalla Polonia.

Da quest’anno si aggiungono anche al programma dei workshop di traduzione letteraria, che permetteranno una partecipazione e un coinvolgimento attivo da parte del pubblico. Non mancheranno presentazioni editoriali, proiezioni, talk, concerti ed iniziative off.
Slavika Festival torna ad avere la sua sede principale all’Unione Culturale Franco Antonicelli, in via Cesare Battisti 4b. Altri luoghi coinvolti sono le aule dell’Università di Torino (Palazzo Nuovo e Complesso Aldo Moro, via Sant’Ottavio 20) e il Circolo dei Lettori di via Bogino 9.

Il via venerdì 14 marzo alle 18 nel Complesso Aldo Moro dell’Università di Torino con una lezione aperta sul colonialismo nella letteratura russofona condotta da Egana Džabbarova, scrittrice russofona ed esperta di teoria decoloniale.

La serata continuerà all’Unione culturale Franco Antonicelli dalle 20,30 con il dj set del trio Balkan Express, collettivo di Bologna che fonde le tonalità della new wave jugoslava a ritmi folkloristici che attraversano i Balcani e arrivano fino al Caucaso.

Sabato 15 marzo la giornata inizierà con due workshop: alle 9, a Palazzo Nuovo, si terrà il laboratorio di traduzione dal russo all’italiano condotto da Massimo Maurizio, traduttore e docente di lingua e letteratura russa all’Università di Torino, e Sara Gargano, slavista e traduttrice. Il laboratorio sarà dedicato alla traduzione di alcune poesie della scrittrice Egana Džabbarova. Invece alle 10, all’Unione Culturale Franco Antonicelli, si terrà il laboratorio di traduzione dal polacco all’italiano con Barbara Delfino, traduttrice e scout di prosa polacca contemporanea, nonché traduttrice delle opere della vincitrice del premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk. Il laboratorio verterà sulla prosa di Wojciech Górecki, reporter polacco nonché ospite del festival.

Nel pomeriggio il festival si sposta al Circolo dei Lettori dove, alle 17,30, lo scrittore e reporter di fama internazionale Wojciech Górecki racconterà il Caucaso in tutte le sue sfaccettature multietniche, presentando due reportage recentemente pubblicati in italiano: “Pianeta Caucaso” e “Abcasia” (2024, 2025, entrambi editi da  Keller Editore). A dialogare con l’autore ci sarà Cesare Figari Barberis, ricercatore alla Leiden University e collaboratore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale.

La sera, alle 21, all’Unione culturale Franco Antonicelli, Egana Džabbarova condurrà un reading poetico accompagnato dalla musica di Andrea Cavallo, pianista, compositore e improvvisatore.

Domenica 16 marzo la giornata inizierà alle 10 all’Unione culturale Franco Antonicelli con due workshop: il laboratorio di traduzione dall’ucraino all’italiano e, in contemporanea, il laboratorio di traduzione dal serbocroato all’italiano. Il primo sarà condotto da Alessandro Achilli, uno dei più importanti traduttori dall’ucraino in Italia e docente di slavistica all’Università di Cagliari. Il secondo laboratorio sarà tenuto da Olja Perišić, docente di Lingua serba e croata all’Università di Torino e una delle principali traduttrici delle opere della scrittrice Dubravka Ugrešić, e da Katarina Mitić, docente di lingue e traduttrice al Cela.

Nel pomeriggio, alle 17,30, si terrà una lezione aperta di Aida Kapetanović, ricercatrice in Sociologia e Scienza Politica che studia le reti di attivismo e mobilitazione regionali a difesa dei fiumi dei Balcani. Durante l’incontro racconterà di come le comunità locali della Bosnia si siano unite per opporsi al boom di investimenti nelle energie rinnovabili, un fenomeno che mina gravemente fiumi e torrenti del territorio, causando un’alterazione dell’ecosistema a scapito dei cittadini. 
All’incontro interverranno Alfredo Sasso, storico ed ex corrispondente in Bosnia ed Erzegovina per East Journal ed Osservatorio Balcani e Caucaso, coautore di Capire i Balcani occidentali (Bottega Errante, 2021) e Chiara Milan, ricercatrice in Sociologia Politica alla facoltà di Scienze Politiche e Sociali della Scuola Normale Superiore, dove si occupa di movimenti sociali nell’ex Jugoslavia e movimenti di solidarietà lungo la rotta balcanica.

Il tema fluviale ritorna anche nell’incontro serale alle 20,30, con la proiezione di Siostry Rzeki (Polonia, 2021, 57’, lett. Sorelle fiumi), documentario sull’omonimo collettivo artistico ed ecologista polacco, che racconta la lotta femminista in difesa dei fiumi della Polonia e d’Europa. Alla proiezione parteciperanno la regista, nonché fondatrice del movimento, Cecylia Malik, e Grażyna Smalej, membro del collettivo. L’incontro sarà moderato da Federica Tammarazio, storica dell’arte e presidente dell’associazione Pentesilea.

Slavika Festival non si esaurisce qui, ma prosegue sotto forma di Slavika OFFLunedì 17 marzo e sabato 10 maggio alle 18 al Circolo dei Lettori si terranno due appuntamenti commemorativi dedicati alla figura della scrittrice croata Dubravka Ugrešić, scomparsa nel 2023. 
Il 17 marzo, le studiose Neval BerberNicole Janigro, Vesna Šćepanović e Merima Omeragić dialogheranno in un panel collettivo, rievocando ricordi personali e analizzando le opere di Dubravka Ugrešić mentre il 10 maggio si terrà una lezione aperta di Neval Berber dal tema La fine della Jugoslavia e lo smembrarsi della sua cultura e della sua lingua nelle opere di Dubravka Ugrešić in cui parlerà della vita dell’autrice e della sua opera, e di come si siano intrecciate l’una con l’altra per lasciarci un capitolo di letteratura unico nel suo genere.
L’ingresso al festival è a offerta libera.
I laboratori di traduzione letteraria prevedono un’offerta libera a partire da 10 euro. 
Per il concerto il contributo è di 5 euro con tessera Arci.
Programma completo: https://linktr.ee/polskikot
Per informazioni: slavika.fest@gmail.com
Facebook: Polski Kot
Instagram: Polski Kot Torino
Sito web: www.polskikot.it

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