Dal 6 al 27 novembre: Torino, dal regime alla ricostruzione: continuità e discontinuità nella storia urbana

 
La ricorrenza del 2013 tocca la città di Torino in modo particolare, perché dagli scioperi cittadini del marzo 1943 prese avvio il lungo e faticoso percorso che – passando per la crisi del regime fascista, la guerra partigiana, la sconfitta dell’esercito di occupazione tedesco e della RSI – avrebbe condotto alla nascita della Repubblica Italiana ed alla conquista della Costituzione. Ma il periodo compreso tra lo scoppio della Seconda guerra mondiale e la Liberazione fu per Torino anche un momento di grandi trasformazioni del tessuto urbano, percorso da distruzioni come pure da ridefinizioni funzionali.

Nel percorso di avvicinamento al Settantesimo anniversario della Liberazione, si è così scelto d’indagare i rapporti tra storia nazionale e storia cittadina, colti con uno sguardo deliberatamente interdisciplinare, che combinerà competenze specialistiche nei campi della storia, della sociologia, dell’architettura, dell’urbanistica.

Mercoledì 6 novembre, ore 21

I. Gli anni Trenta: processi di modernizzazione

della città e dell’architettura durante il regime

 Intervengono: Gianni Contessi, storico dell’arte, Università di Torino; Guido Montanari, storico dell’architettura, Politecnico di Torino.

Mercoledì 13 novembre, ore 21

II. Il periodo bellico tra militarizzazione e distruzione

 Intervengono: Nicola Adduci, storico, ricercatore Istituto Storico della Resistenza di Torino; Claudio Malacrino, urbanista; Guido Vaglio, Direttore del Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà

Mercoledì 20 novembre, ore 21

III. Dai problemi della ricostruzione ai nuovi indirizzi urbanistici

 Intervengono: Daniela Adorni, storica, Università di Torino ; Franco Berlanda, urbanista, già comandante partigiano; Raffaele Radicioni, urbanista, già Assessore al Comune di Torino.

Mercoledì 27 novembre, ore 21

IV. Sguardi sulla città: letture diverse a confronto

 Intervengono: Cristina Accornero, storica, Università di Torino; Stefano Musso, storico, Università di Torino; Marco Scavino, storico, Università di Torino.

INGRESSO LIBERO