Alberto Magnaghi, architetto urbanista, agli inizi degli anni settanta fu un dirigente nazionale del gruppo Potere Operaio e per questa ragione venne arrestato, il 21 dicembre 1979, nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria rimasta famosa con il termine “7 aprile”.
Questo volume raccoglie le note del diario, che gli scrisse dapprima nel carcere milanese di San Vittore e poi in quello romano di Rebibbia, sino al 1982. Annotazioni nelle quali si intrecciano considerazioni sulla detenzione come condizione umana (non prive di una spiccata vena ironica) e riflessioni sui meccanismi che sovrintendono nelle metropoli al controllo sociale dei corpi, delle attività produttive, della vita degli individui. In quel particolare tornante storico che vide dissolversi le tradizionali forme della conflittualità di classe e maturare, per contro, una nuova geografia dei gruppi sociali e del loro agire produttivo.
Il libro contiene inoltre una prefazione di Alberto Asor Rosa, una postfazione di Rossana Rossanda e il testo di una tavola rotonda svoltasi il 9 dicembre 1985 a Radio Popolare di Milano.
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