Al posto tuo

Industry 4.0, sharing economy

e la fine della classe media

 25 ottobre 2016 | H. 21.00

Sala Novecento del Polo del ’900

(Palazzo San Daniele, via del Carmine 14 – Torino)

Riccardo Staglianò, inviato de La Repubblica e autore di Al posto tuo. Così web e robot ci stanno rubando il lavoro (Einaudi, 2016), dialoga con Dimitri D’Andrea, filosofo politico, sulle conseguenze problematiche di tutte quelle attività economiche in cui la manodopera umana è facilmente sostituibile con dispositivi tecnologici.

Dalla quarta di copertina di Al posto tuo. Così web e robot ci stanno rubando il lavoro: “Qual è l’ultima volta che avete comprato un biglietto del treno allo sportello invece di farlo online? O un cd in un negozio di dischi? O che avete messo piede in banca? Non siete i soli. Il risultato individuale è una maggiore convenienza immediata, quello collettivo è la fine di quei lavori. È una schizofrenia che ci riguarda tutti. Le macchine hanno sempre rimpiazzato gli uomini. Prima però lo facevano nei compiti pesanti, colpendo i colletti blu. Ora sostituiscono il lavoro dei colletti bianchi. In passato l’aumento della produttività dato dalla tecnologia si trasformava in più ricchezza per la società: se uno perdeva il lavoro in manifattura ne trovava un altro nei servizi. Ormai le macchine corrono troppo forte e distruggono più posti di quanti non riescano a creare. Web e robot, dunque, dopo globalizzazione e finanza, stanno uccidendo la classe media. Perché più le macchine diventano a buon mercato, più gli esseri umani sembrano cari in confronto.”

L’incontro è organizzato dall’Unione culturale Franco Antonicelli per il Polo del ’900 nell’ambito del progetto NarrAzioni. Raccontare le ombre del presente alla luce del Novecento. Il progetto si propone di tematizzare in maniera originale fenomeni problematici di grande attualità: dalle elezioni USA al ritorno dei nazionalismi in Europa, fino ad arrivare ai conflitti crescenti fra esigenze produttive e rischi ambientali, passando attraverso i diritti civili e sociali ancora negati.

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