Miti, sogni e catastrofi di una stagione irripetibile
18 novembre 2016 | H. 21.00
Sala Novecento del Polo del ’900
(Palazzo San Daniele, via del Carmine 14 – Torino)
ingresso libero
In occasione dell’uscita del romanzo di formazione My generation (Chiarelettere, 2016), Igort (al secolo Igor Tuveri), tra i massimi disegnatori italiani, incontra il pubblico durante una serata interamente dedicata al suo lavoro.
Da poco nominato autore dell’anno al 50° Lucca Comics & Games, Igort è musicista, disegnatore e scrittore da trent’anni. I suoi romanzi a fumetti sono pubblicati oggi in ventisette Paesi. Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto al reportage disegnato, realizzando Quaderni ucraini, Quaderni russi, Quaderni giapponesi e Pagine nomadi.
My generation è un memoir scritto, il racconto torrenziale e irriverente di ragazzi senza un quattrino trascinati dalla forza dei propri sogni: sogni di gloria, arte, musica e fumetto. Sogni di liberazione. È un viaggio nel tempo che attraversa gli anni di piombo, Pasolini, la fantascienza, l’astro nascente di David Bowie e di Lou Reed, la controcultura, il punk, Moebius, i viaggi in autostop, l’infanzia asfissiante ma indimenticabile nella provincia italiana, le fughe, le scoperte e le illuminazioni, le discese e le risalite esistenziali, Londra, la vita ai margini, Sid Vicius, Iggy Pop, Bologna, il Dams, ritrovo di orde di “studelinquenti”, Freak Antoni, Andrea Pazienza e Pier Vittorio Tondelli, il postmoderno, la new wave, e in mezzo la cronaca e la politica, la bomba alla stazione, i fiumi di eroina e i tanti amici rimasti travolti, l’omicidio di Francesca Alinovi, critica d’arte geniale e sofferente, la fine dell’innocenza. My generation è la storia di una vita ma anche di una società, narrata per capire cosa siamo stati e cosa siamo diventati.
L’incontro è organizzato grazie alla collaborazione di Trebisonda – Libreria indipendente a San Salvario nell’ambito del progetto NarrAzioni curato dall’Unione culturale Franco Antonicelli per il Polo del ’900. Il progetto NarrAzioni si propone di guardare al presente alla luce delle grandi trasformazioni sociali, compiute e incompiute, nel Novecento.
Igort è autore di una ventina di volumi, cinque dischi e diverse opere teatrali. Tra i suoi libri, vincitori di numerosi premi in Italia e all’estero: Goodbye Baobab (con Daniele Brolli), Sinatra, 5 è il numero perfetto, Fats Waller (su testi di Carlos Sampayo), Alligatore: dimmi che non vuoi morire (con Massimo Carlotto), La ballata di Hambone (con i disegni di Leila Marzocchi), Parola di Chandler (tradotto da Sandro Veronesi su testi di Raymond Chandler), Sinfonia a Bombay e Valvoline Story con Brolli, Jori, Carpinteri, Kramsky e Mattotti.
Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra i quali il premio per la miglior graphic novel dell’anno alla Fiera internazionale del libro di Francoforte, nel 2003. Ha collaborato con “Métal Hurlant”, “The Face”, “Vogue”, “Vanity Fair”, “The New Yorker”, “L’Écho des Savanes”, “Comic Morning” e “Brutus”. Nel corso della sua inarrestabile attività ha fondato diverse case editrici, tra le quali Coconino Press, che tuttora dirige. Ha partecipato alla Biennale di Venezia, come artista plastico e musicista, ha esposto a New York, Parigi, Tokyo.
Per la mostra Lungo un secolo. Oppressioni e liberazioni nel Novecento curata dal Museo diffuso della Resistenza e dall’Unione Culturale Franco Antonicelli (in collaborazione con Ancr, ISMEL, Istoreto) che rimarrà aperta presso il Polo del ’900 fino al 27 novembre 2016, Igort & Leila Marzocchi hanno realizzato l’opera Il viaggio nel Novecento.
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