Martedì 10 Ottobre 2017
ore 21
Unione Culturale Franco Antonicelli
(Via Cesare Battisti 4b – Torino)
“I problemi fondamentali del Medio Oriente sono profondamente radicati nella civiltà divisa in classi. Si sono acuiti con la crisi globale della modernità capitalistica. Questa modernità e la sua rivendicazione di dominio non possono offrire alcuna soluzione né prospettive per la regione mediorientale. Il futuro è il confederalismo democratico” (Abdullah Öcalan, Confederalismo democratico, 2011)
A cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre e a cinquanta dal maggio francese, l’Unione culturale Franco Antonicelli dedica la programmazione 2017/2018 al concetto di “rivoluzione” e di “soggettività rivoluzionarie” non con intento celebrativo bensì aprendo al confronto critico su questi e altri nodi rivoluzionari (o controrivoluzionari).
La nuova stagione si aprirà con un incontro sulle esperienze politiche in corso in Rojava, nella nostra contemporaneità. È infatti da quella regione che emergono un pensiero rivoluzionario e una pratica politica che rivedono profondamente il ruolo dello Stato-nazione proponendo nuove forme di organizzazione basate sull’eguaglianza e sulla partecipazione. Della lotta che donne e uomini curdi stanno conducendo per la propria libertà e per la democrazia in Iran, Turchia, Siria e Iraq discuteranno:
Ferat Ak, curdo, attivista nella lotta di liberazione del popolo curdo
Daniele Pepino, attivista per la solidarietà al popolo curdo
Paolo Pachino, combattente YPG
Silvia Todeschini (Ronahî), parte della diplomazia del movimento delle donne curde
No Replies to "La rivoluzione curda"