una due-giorni torinese
in collaborazione con la Fondazione per la critica sociale
9-10 marzo 2018
Unione culturale Franco Antonicelli
Via Cesare Battisti 4b – Torino
www.unioneculturale.org
Anche quest’anno, in collaborazione con la Fondazione per la critica sociale, l’Unione culturale apre uno spazio di confronto sul lavoro intellettuale nella contemporaneità.
Venerdì 9 e sabato 10 marzo 2018, giovani intellettuali racconteranno il loro lavoro culturale e le loro esperienze di militanza a chiunque vorrà conoscere modalità innovative di fare ricerca dentro e (soprattutto) fuori dai dipartimenti universitari e nuovi interrogativi strettamente intrecciati con la realtà sociale in cui viviamo.
Filosofi, antropologi, economisti, una giurista e uno studioso di letteratura racconteranno i loro percorsi d’indagine e le domande che li ispirano. Perché se è vero che nessuna idea è innocua e anche la più astratta risponde alla geografia mobile dei rapporti di forza in cui è coinvolto chi la esprime, quelle sviluppate da chi interverrà sono accomunate dall’obiettivo di raccontare, smontare e trasformare i rapporti sociali che danno forma alle nostre vite.
L’iniziativa vuole proporre testimonianze esemplari in questo senso: dal concetto di sconfinamento, come oggetto e metodo di indagine sul campo di cui tratterà lo studioso e scrittore Francesco Migliaccio, alla nozione di servitù volontaria sviluppata da un diciottenne francese del XVI secolo, Étienne de La Boétie, e ripresa da un collettivo di giovani filosofi che si è dato il suo nome e che studia le logiche e le dinamiche di potere operanti all’interno dei luoghi di lavoro. Altrettanto legata ai rapporti sociali che organizzano le nostre vite è l’idea di proprietà, al centro di ricerche che si sono cimentate in una radicale ricostruzione storico-giuridica di questo istituto giuridico, di cui racconterà la ricercatrice Alessandra Quarta. Per non parlare dell’indagine sul recupero di fabbriche in fallimento da parte degli stessi lavoratori, esperienza di riscatto diffusasi anche nel nostro paese all’indomani della crisi economico-finanziaria del 2007 di cui si occuperà il Collettivo di Ricerca Sociale. Sono queste idee che hanno contribuito a scardinare schemi consolidati e a valorizzare, se non addirittura ispirare, nuove pratiche di ordinaria resistenza.
PROGRAMMA
VENERDÌ 9 MARZO
(dalle 18,30 alle 21)
- Ore 18,30: Lo spazio dell’intellettuale, oggi con Rino Genovese (Fondazione per la Critica Sociale)
- Ore 19,30: La sfida del comune con Alessandra Quarta
Nella stagione delle lotte politiche dei molti contro i pochi, quale ruolo può avere il diritto privato? La ricerca di una risposta a questo interrogativo conduce inevitabilmente a confrontarsi con il terribile diritto e cioè con quel diritto di proprietà naturalmente concepito come esclusivo ed escludente. Per quanto l’impresa possa apparire titanica, la sfida della redistribuzione della ricchezza può essere giocata anche su questo piano, decostruendo il paradigma proprietario per rifondarlo su basi di inclusione e di accesso.
SABATO 10 MARZO
(dalle 15 alle 19)
- Ore 15: Ricerche sconfinate con Francesco Migliaccio
È possibile sviluppare percorsi di ricerca al di fuori dei dipartimenti accademici? È possibile invadere campi disciplinari diversi da quelli di provenienza senza disporre di un passaporto scientifico rilasciato dalle comunità di specialisti? Che cosa si perde e che cosa si guadagna in questo continuo sconfinamento, spaziale e disciplinare? A tentare di rispondere a queste domande sarà un giovane scrittore che ha deciso di calarsi nel contesto d’indagine prescelto, anche a costo di dedicarsi a lavori manuali per assecondare la sua curiosità e la sua passione intellettuali.
- Ore 16,15: Fare ricerca e liberare/si insieme con il Collettivo La Boétie
In una fase storica in cui la formazione scolastica e universitaria si misura in crediti e in debiti formativi, un trio di studenti si appassiona a uno dei concetti più scabrosi che la tradizione filosofica occidentale abbia avuto il coraggio di pensare e decide di formare un collettivo per rispolverarla e metterla alla prova del presente. Oggi sono diventati ricercatori, dottorandi e insegnanti, ma continuano a fare ricerca insieme per scandagliare le esperienze di servitù volontaria a cui ci sottoponiamo sempre più spesso, dentro e fuori i luoghi di lavoro.
- Ore 17,30: Cambiare insieme la società dentro i luoghi di lavoro con il Collettivo di Ricerca Sociale
Un collettivo di ricercatori sociali si racconta attraverso le voci di docenti, impiegati, giornalisti, militanti e avvocati più o meno precari, che hanno unito le loro competenze professionali per entrare in alcuni dei luoghi meno frequentati dai lavoratori della conoscenza, malgrado facciano parte della vita quotidiana di milioni di individui: i luoghi di lavoro. Più nello specifico, quei luoghi recuperati dai loro stessi operai per evitare il fallimento dell’impresa.
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