Venerdì 29 giugno ore 18
Sala 900 del Polo del ’900
Via del Carmine 14 Torino
Ingresso libero
Prede
Provocazioni dalle Supplici di Eschilo
Un insegnante precario si trova alle prese con le classi di un liceo che chiedono di affrontare una delle sfide cruciali del nostro tempo: la domanda di asilo di migliaia di esseri umani in fuga dalla loro terra di origine e la diffusa percezione di insicurezza di chi è chiamato a dare una risposta alle loro richieste di accoglienza e protezione. Quando gli studenti accettano di trasformarsi nei personaggi di una tragedia scritta e rappresentata nell’Atene di Pericle nel V secolo a. C., la classe diventa un teatro: inizia così un viaggio a ritroso nel tempo che scalfirà pregiudizi sedimentati e illusioni rassicuranti, compresa quella secondo cui le Supplici di Eschilo racconterebbero la tragedia di chi fugge anziché l’ipocrita farsa di chi rifiuta l’accoglienza in nome dei diritti di chi è già cittadino.
Eppure, il testo di Eschilo racconta la possibilità concreta di un’“altra storia”: è qui che affondano le radici stesse della parola composta “democrazia” e la sostanza del suo significato originario, quanto mai lontano dalle sue recenti torsioni nazionalistiche. Le domande aperte da un testo scritto e rappresentato 2500 anni fa supereranno le risposte certe e risolutive, grazie anche e soprattutto alle immagini del presente che scandiranno la sua lettura, facendolo dialogare con le contraddizioni insolute dell’attualità: del resto, come ha scritto Elias Canetti: “sono molte le immagini di cui abbiamo bisogno, se vogliamo una vita nostra, e se le troviamo presto, non troppo di noi andrà perduto”.
Lettura teatrale organizzata dall’Unione culturale Franco Antonicelli in collaborazione con Doppeltraum Teatro nell’ambito del progetto “1938-2018. A 80 anni dalle leggi razziali” del Polo del ’900.
Di e con Leonard Mazzone
Con Chiara Bosco, Federico Frascherelli e Federico Palumeri
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