La notizia, una delle tante che ci preoccupano in questo cupo inizio d’anno, è che per cinque cittadini torinesi che hanno combattuto come volontari contro l’Isis in Siria, nelle “unità di protezione popolare”, la Procura ha chiesto la “sorveglianza speciale”, un provvedimento amministrativo che non riguarda eventuali reati compiuti ma la possibilità di compierli. Il fatto incrocia e attraversa in più direzioni il nostro recente lavoro: nel 2017-18 l’Unione Culturale ha aperto la stagione degli anniversari “rivoluzionari”, dal centenario della rivoluzione d’ottobre al cinquantenario del ’68, proprio con un incontro sulle esperienze in atto nel Rojava; al Polo del ‘900 abbiamo ragionato sulla violenza di stato e sui rischi dell’esercizio del potere… Ci allarma ora il cortocircuito logico, prima ancora che politico, con cui si sta proponendo di punire qualcuno perché potrebbe rappresentare un pericolo per la società, in virtù di un addestramento acquisito nel combattere contro ciò che viene continuamente presentato dalla medesima società come il proprio peggior nemico. Ci preoccupa la superficialità con cui, anche in questo caso, si confondono valori, ideali, dati di fatto, per nascondere una volontà repressiva di ogni forma di antagonismo. Dopo il rinvio del 23 gennaio, il 25 marzo il Tribunale di Torino esaminerà la richiesta della Procura. Insieme a tante e tanti, l’Unione Culturale auspica una soluzione di ragionevolezza e democrazia.
In vista del 25 marzo, l’Unione culturale ospita due proiezioni dedicate al ruolo delle combattenti nelle “unità di protezione popolare” curde organizzate dal gruppo Io sto con chi combatte l’Isis – Forza Ypg/Ypj. L’iniziativa si propone di utilizzare il cinema come una possibilità per osservare la realtà sociale, umana e politica delle forze curde che combattono contro l’ISIS, da Kobane all’Iraq, e in cui le donne hanno un ruolo di avanguardia:
- Sabato 2 Marzo ore 21, via Cesare Battisti 4b Torino, ingresso a offerta libera
COMANDANDANTE ARIAN di Alba Sotorra (2018)
La comandante Arian è parte delle Ypj, Unità di Protezione delle Donne, l’esercito femminile che combatte in Siria per la libertà delle donne contro il nemico più patriarcale e brutale di tutti: Daesh. Essendo stata colpita da 5 proiettili, deve lottare per recuperare e nel frattempo ripensa alla sua ultima missione per liberare la città di Kobane dall’assedio di Daesh durato tre anni. Il film è strutturato su due livelli: il presente, in cui Arian lotta per riprendersi dalle ferite visibili e invisibili della guerra, lontano dalle sue compagne, e il passato, in cui la regista Alba Sotorra la segue per mesi attraverso le pianure desolate della campagna siriana nella sua ultima missione. Per Arian e le sue compagne, la resistenza è una lotta per l’emancipazione da una società profondamente patriarcale. Il film ce ne racconta le vite, i sacrifici, i sogni, gli ideali, lungo la strada per Kobane dove arriveranno come liberatrici. La libertà arriva però a caro prezzo. Arian sopravvive ma, come molte altre compagne ferite, dovrà trovare nuove strade per ottenere ciò in cui crede. Guarda il Trailer | Evento Facebook
- Lunedì 11 Marzo ore 21, via Cesare Battisti 4b Torino, ingresso a offerta libera
GULISTAN, LAND OF ROSES di Zaynê Akyol (2016)
Documentario che viaggia in profondità tra le montagne e i deserti del Kurdistan, dove le guerrigliere del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) difendono il territorio curdo contro l’ISIS. Queste donne condividono i loro pensieri più intimi con la regista Zaynê Akyol che mostra, attraverso di loro, il volto femminista nascosto di un gruppo rivoluzionario unito da una visione comune della libertà. Guarda il trailer | Evento Facebook
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