Martedì 2 aprile ore 20,45
Unione Culturale Franco Antonicelli
via Cesare Battisti 4b
ingresso libero
Foto tratta dal film Le mani sulla città Francesco Rosi, 1963
L’urbanistica, fin dai suoi esordi, ha accettato di ‘sporcarsi le mani’ con la politica e, a parte l’infruttuoso tentativo di Fiorentino Sullo (1962), di occuparsi direttamente di rendita fondiaria cioè dell’estrazione del profitto che si ottiene dall’uso del territorio.
Molti professionisti competenti in gestione del territorio, proprio per l’ampiezza e valenza sociale di tale competenza, hanno correttamente interpretato e affrontato politicamente il loro ruolo nelle pubbliche amministrazioni. La committenza pubblica ha in effetti favorito il verificarsi della sovrapposizione, fino all’immedesimazione, dell’impegno professionale con quello politico. Le decisioni sono però spesso elaborate all’interno di “stanze” che sono sovraordinate ed esterne all’assessore competente, e comunque vincolate dalle norme in vigore, le quali riportano (e garantiscono) l’impronta orientata allo sfruttamento della rendita. L’urbanistica sembra alimentarsi e crescere solo in ragione del profitto, che per crescere deve deprivare uomini e natura, affamare, inquinare e distruggere vita e bellezza. È il modello che sopravvive solo traducendo in merce ogni bene, compreso il territorio: non per i frutti che dà ma per quello che frutta dallo scambio in denaro.
L’unico risultato ottenibile dallo ‘sporcarsi le mani’ con la politica sembra così essere quello della limitazione della rendita e dei profitti privati per tentare di ‘compensarla’ con i diritti e i servizi per la collettività. Al perimetro dello sviluppo neo-liberista, non sembrano esserci alternative.
Attraverso l’analisi di casi esemplari in alcune città italiane, l’incontro intende ridefinire il recinto entro il quale può muoversi l’urbanistica, cercando di evidenziare pratiche virtuose di resistenza, individuando nuovi percorsi utili a una ricostruzione della dimensione pubblica e collettiva dei processi di trasformazione territoriale.
Con: Emilio Battisti (architetto, Milano), Paolo Berdini (urbanista, Roma)
Introduce: Enrico Bettini (architetto)
Modera: Paola Somma (urbanista, Venezia)
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