RIAPERTURA DI STAGIONE 2019/2020
Martedì 1 ottobre ore 20,45
Unione culturale Franco Antonicelli
via Cesare Battisti 4b Torino
ingresso libero
“Stupiva allora e stupisce ancora oggi il suo talento così presto maturo, la sostanza e lo spirito europeo della sua cultura, il suo controllo morale (qualità affini a quelle di altri giovani precoci, come Gobetti e Ginzburg) con in più una scioltezza signorile, un’avvertenza e un gusto di diplomatico, e una breve ma assaporata esperienza di vita”.
In questo modo Franco Antonicelli tratteggiava, in un numero del 1973 della rivista Nuova società, il profilo di Giaime Pintor (1919-1943). E’ alla sua figura, per ragioni analoghe a quelle esposte da Antonicelli, che vogliamo dedicare, nel centenario della nascita, in un anno di importanti altri centenari che gli sono in fondo affini, la stagione dell’Unione culturale che sta cominciando.
Non lo facciamo con un convegno o una cerimonia ufficiale. Ma attraverso uno spettacolo che inaugurerà un anno in cui l’UC, in linea con la sua tradizione, intensificherà l’attività teatrale con una variegata offerta formativa e performativa. Martedì 1 ottobre si parte con Giaime e Luigi Pintor – Agire in modo utile, “lezione recitata”, scritta da Leonardo Casalino e interpretata da Marco Gobetti.
La lezione traccia di Giame Pintor un ritratto complesso, esempio di una nozione del rapporto tra intellettuali e politica fondata sul carattere critico, si potrebbe dire illuministico, del contributo della cultura alla lotta politica. Partigiano, ucciso agli albori della Resistenza, Giaime indirizzò con il suo esempio l’esistenza del fratello minore Luigi, il quale, entrato nella Resistenza, si salverà rocambolescamente da una condanna a morte per diventare uno degli intellettuali più anticonformisti e liberi del Novecento italiano. Giornalista de L’Unità e poi fondatore de Il Manifesto, su cui scriverà fino alla morte, Luigi è stato scrittore pervaso da un senso tragico della vita mai separato, però, dalla passione per l’impegno politico e la lotta per la difesa dei diritti dei più deboli. In sintesi, due fratelli che grazie al loro rigore intellettuale hanno fornito un esempio di quanto sia importante il legame tra la politica e la cultura.
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