Martedì 15 ottobre ore 21
Unione culturale Franco Antonicelli
via Cesare Battisti 4b Torino
Cinquant’anni fa nasceva la Rivista de “il manifesto” e prendeva forma organizzata – la forma di una rivista, poi quotidiano – “la ricerca di un altro comunismo” rispetto a quello del PCI. Di lì a poco, la radiazione del gruppo dal partito e una lunga storia che, fra alti e bassi, fra scissioni e ricomposizioni, ha contraddistinto la sinistra italiana sino a oggi. È una vicenda da conoscere e su cui tornare a ragionare, per il valore della memoria ma anche per le urgenze del presente e gli scenari del futuro, in un momento in cui c’è chi pensa di poter manipolare la storia a proprio piacimento, come dimostra la risoluzione UE che equipara nazismo e comunismo.
Nella nostra città “il manifesto” fu soprattutto luogo di protagonismo operaio e di elaborazione sulla fabbrica, sui consigli, sulle lotte sindacali. Cosa è vivo oggi delle idee e delle inquietudini che portarono Rossanda, Magri e altre/i a creare “il manifesto” e molti militanti operai ad aderirvi? E in che misura un “quotidiano comunista” può essere, oggi, ancora uno strumento di iniziativa e comunicazione politica per chi desidera cambiare il mondo?
L’Unione culturale invita a una riflessione a microfono aperto, stimolata dai contributi di testimoni di ieri e di oggi, con la partecipazione di Luciana Castellina, Filippo Maone, Gianni Montani, Marco Revelli e altr*. Un omaggio a una parte importante della cultura del Novecento politico italiano, ma anche un’occasione per confrontarsi sulle realtà odierne di sfruttamento del lavoro, sulle forme di organizzazione e sui linguaggi di chi cerca ancora di “abolire lo stato di cose presente”.
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