Martedì 11 Febbraio ore 20,45
Via Cesare Battisti 4/b – Torino
ingresso libero
La rivoluzione digitale ha modificato l’intero sistema di comunicazione permettendo a ciascun cittadin* di disporre di un’ampia disponibilità di dati, connessioni, servizi. Migliaia di dati vengono giornalmente prodotti dalle comunicazioni che si sviluppano nelle relazioni tra la cittadinanza, i servizi, la città, così come dai molteplici sensori installati nelle infrastrutture e negli “oggetti” che compongono la trama urbana.
In questo contesto emerge la questione della proprietà dei dati di interesse pubblico che devono essere messi al servizio della cittadinanza, cosi come l’importanza delle infrastrutture tecnologiche di supporto. Il progetto urbano è pertanto investito di una nuova dimensione, in cui una serie di elementi (sensori, dati, connessioni) possono essere correlati per fornire alla cittadinanza e agli enti pubblici, la possibilità di sviluppare nuove soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita urbana.
In questo quadro il tema dello “strato tecnologico” che costituisce la città diventa determinante, non come insieme di gadget o accessori che vi si insediano, ma come componente fondamentale e integrata alla pianificazione e gestione della città. Un trasformazione epocale di cui, al di là di un immaginario ottimistico di sviluppo, occorre analizzare le opportunità ma anche i forti rischi.
Diversi autori (Rouvroy, Berns, 2013) segnalano il rischio democratico inscritto nella possibilità di controllo algoritmico dei dati, così come il consolidarsi di una economia estrattiva che fa leva sulla produzione dei dati, nonché sulle interazioni sociali degli utenti (Mezzadra, Gago, 2017). Nel caso dell’estrazione digitale a scala urbana, i processi si innestano sul vivere quotidiano (abitare, mobilità, tempo libero), sulle interazioni sociali (comunicazione, socialità), sulle forme della cooperazione (co-abitare, coworking) con il rischio di trasformare la ricchezza e la capacità di interazione sociale in una forma di rendita/profitto per oligopoli che operano su scala globale (De Simoni, 2014).
Intervengono:
Alberto Vanolo (Università degli Studi di Torino)
Antonio Vetrò (Centro Nexa su Internet e Società- Future Urban Legacy Lab, Politecnico di Torino)
Niccolò Cuppini (SUPSI – Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana)
Introduce e modera : Davide Derossi (architetto)
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