L’11 giugno 2020 l’Uc ha compiuto 75 anni. Da aprile 2020 e fino ad allora, in pieno lockdown, abbiamo proposto regolarmente letture, idee, immagini legate alla nostra storia o “in sintonia con il presente”, come avrebbe scritto Franco Antonicelli. Abbiamo scelto di chiamare questa serie di contributi Letture tendenziose in omaggio al titolo di un suo celebre discorso pronunciato a Livorno il 15 ottobre 1967 per l’inaugurazione della Biblioteca dei Portuali.
In questi ultimi due mesi di lavoro da casa, mobilità limitata, solitudini o convivenze più o meno forzate, alcune hanno trovato piacevole la riconquista di tempi e spazi intimi, altre invece sono state obbligate a una disponibilità quasi ininterrotta, risucchiate da un gorgo di lavoro retribuito e gratuito, produzione e riproduzione, cura della casa e dei cari, assistenza ai bambini e agli anziani. Per la serie “Letture tendenziose”, ecco due diverse prospettive, una poetica e l’altra sociologica su casa e lavoro…
Nella clip qui sotto, l’attrice Silvia Mercuriati legge l’incipit del racconto Lo studio della scrittrice canadese Premio Nobel Alice Munro, tratto dalla raccolta Danza delle ombre felici (1968), che con un occhio alla “stanza tutta per sé” di Virginia Woolf, narra di quanto sia complicato lavorare in casa per una donna, di come sia difficile riconoscersi il diritto di svolgere una professione, soprattutto intellettuale, chiudendo la porta ai famigliari:
“La soluzione alla mia vita mi venne in mente una sera mentre stiravo una camicia. Era semplice ma audace. Mi presentai in soggiorno dove mio marito stava guardano la televisione e dissi: – Ho pensato che dovrei avere uno studio.
Sembrava un’idea stravagante persino a me. Che cosa me ne faccio di uno studio? Ho una casa: è bella, spaziosa e ha la vista sul mare; offre vani adatti a mangiare e dormire, farsi un bagno e chiacchierare con gli amici. Ho anche un giardino; lo spazio non manca.”…. ascolta il seguito nella clip
“Per ‘lavoro domestico’ s’intende lavoro per altri e non retribuito“, spiega la sociologa femminista Christine Delphy nella clip qui sotto intitolata “Lavoro domestico e modo di produzione domestico”. La clip è una delle voci dell’Abécédaire Christine Delphy, documentario-lemmario realizzato da Florence Tissot e Sylvie Tissot come complemento del film Je ne suis pas féministe mais (2015), ritratto della vita e del pensiero di Christine Delphy che proiettammo nel giugno 2015 al Polo del ‘900.
Pioniera del movimento di liberazione delle donne francese (MLF) e tra le fondatrici, insieme a Simone de Beauvoir, della rivista Questions féministes (oggi Nouvelles Questions féministes), Delphy è tra le principali esponenti del pensiero femminista materialista in Francia. I suoi studi analizzano lo sfruttamento economico delle donne come “classe di sesso” da parte della “classe di sesso” degli uomini ma anche i nessi tra diverse forme di oppressione sociale (sessismo, razzismo, islamofobia). I sottotitoli italiani della clip sono a cura di Silvia Nugara e Ilaria Roma.
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