In un’epoca di crisi globale della sinistra e di declino degli internazionalismi, desideriamo riflettere in chiave transnazionale sull’esperienza comunista italiana. In Italia, infatti, comunismo ha significato, soprattutto a partire dagli anni Sessanta, capacità di immaginare una comunità a livello mondiale e di costruire relazioni oltre i confini del comunismo stesso. Partendo dal volume I comunisti italiani e gli altri. Visioni e legami internazionali nel mondo del Novecento (Einaudi, 2021), l’autore Silvio Pons dialoga con Marco Albeltaro. Che ne è oggi di quell’esperienza? Come far tesoro di quella cultura politica e attraverso quali nodi, quali categorie farla vivere al presente?
Dalla quarta di copertina del volume:
“L’internazionalismo fu una genealogia rivoluzionaria, un fondamento simbolico, un complesso di pratiche e una cultura condivisa. I comunisti italiani si ritagliarono un posto specifico nel progetto globale nato nel 1917, dando vita al principale partito comunista in Occidente e proponendosi come coscienza critica di una «comunità immaginata» su scala mondiale. Piú di ogni altra cultura politica italiana, si legarono a influenze e connessioni transnazionali, con il risultato controverso di contribuire alla frattura della comunità nazionale nella guerra fredda e di esercitare un’opera di mediazione oltre i confini e le rappresentazioni dell’ordine bipolare. Il loro internazionalismo si trasformò nel corso del tempo, sebbene senza mai recidere del tutto il legame esistenziale con la matrice originaria, fino a confluire nella visione dell’Europa come soggetto della politica mondiale. Un’eredità che ha senso rivisitare oggi.”
Silvio Pons insegna Storia contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le sue numerose pubblicazioni, è autore del volume I comunisti italiani e gli altri. Visioni e legami internazionali nel mondo del Novecento (Einaudi, 2021) e curatore de Il comunismo italiano nella storia del Novecento (Viella, 2021).
Marco Albeltaro ha svolto attività didattica e di ricerca presso l’Università di Torino; oggi si occupa principalmente d’arte. Ha pubblicato, tra l’altro: Le rivoluzioni non cadono dal cielo. Pietro Secchia, una vita di parte (Laterza, 2014); Cesare Battisti, Fabio Filzi, (Il Sole 24 Ore, 2014); Mussolini e il fascismo (nuova edizione, Solferino Editore, 2018); 29 luglio 1900, (ultima edizione, Laterza, 2021).
Organizzano Unione culturale Franco Antonicelli e Istituto piemontese “Antonio Gramsci”. Info: unioneculturale@gmail.com.
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