Un’antenna culturale a Palazzo Carignano
Negli ultimi anni, l’Unione culturale “Franco Antonicelli” (UC) ha rilanciato, grazie al contributo della Fondazione CRT e al cofinanziamento della Regione Piemonte, le attività nella sede storica di Palazzo Carignano, puntando su tre ambiti che hanno caratterizzato i momenti salienti della sua storia: il teatro, la musica e il cinema. Due i punti di riferimento di questo processo: da un lato valorizzare i momenti più significativi della storia dell’UC che, in particolare nel Dopoguerra e nella svolta tra anni Sessanta e Settanta, ha sperimentato proposte e dato spazio a figure di rilievo nazionale e internazionale; d’altro lato, articolare questo sguardo sul passato non come mera rievocazione ma piuttosto come una traslazione di quello spirito di avanguardia nel presente, per applicarlo a contesti nuovi e fecondi. Negli ultimi due anni i progetti L’Unione culturale tra storia del Novecento e sfide culturali della contemporaneità e In sintonia con il presente: Franco Antonicelli e l’Unione culturale proseguono questo impegno incrociandosi con alcune iniziative di valorizzazione del patrimonio storico e archivistico dell’associazione e con due progetti di Terza Missione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.
Nel 2024-2025 le iniziative di valorizzazione del patrimonio storico e archivistico dell’associazione si dispiegano tra due ricorrenze, il 50° anniversario della morte di Antonicelli (novembre) e l’80° della fondazione dell’Unione culturale (giugno) passando attraverso l’anniversaio della Liberazione dell’aprile 1945. Per questo stiamo studiando e ricordando in vari modi La Torino di Antonicelli e dell’Unione culturale.
ARCHIVI
Alle origini dell’Unione Culturale 1945-1965
Al fine di preservare – e poter poi meglio valorizzare – alcuni dei materiali più preziosi tra quelli conservati nell’Archivio Storico dell’Unione Culturale, depositato presso il Polo del ’900 di Torino, il progetto ha realizzato – in diverse fasi – un riordino complessivo della parte più datata dei documenti conservati nell’Archivio, la predisposizione di un elenco puntuale delle attività aperte al pubblico organizzate dall’UC nell’arco di tempo indicato, la digitalizzazione di una selezione di carte e archivi sonori (comprendenti testimonianze relative alla storia dell’associazione) e l’arrichimento delle descrizioni di tali documenti consultabili sulla piattaforma 9centRo. Il progetto è stato sostenuto tramite l’Avviso pubblico Conservazione, descrizione, catalogazione e digitalizzazione di archivi e patrimonio documentale di interesse culturale anno 2023 (con determinazione dirigenziale n. 451 del 19.12.2023).
L’Unione Culturale delle origini. La Torino di Franco Antonicelli
In continuità con altre precedenti iniziative di valorizzazione del patrimonio archivistico dell’Unione Culturale, il progetto prevede nel 2023-24 il compimento di lavori di ricerca incentrati sulle prime decadi di attività dell’associazione, i cui esiti porteranno alla creazione di contenuti multimediali e all’organizzazione di appuntamenti pubblici di rievocazione di specifici momenti della storia della Torino del secondo dopoguerra che ebbero come sede principale Palazzo Carignano e l’UC.
Nell’anno del 50° anniversario della morte di Vincenzo Ciaffi (1915-1973), tra maggio (link: https://www.unioneculturale.org/2023/01/teatro-in-strada-con-marco-gobetti/) e giugno (link: https://www.unioneculturale.org/2022/12/vincenzo-ciaffi-e-il-teatro-dei-cento/) 2023 si è già avviata l’elaborazione, a partire dagli archivi UC, di una drammaturgia curata da Claudio Panella e Marco Gobetti per una lezione teatrale sul tema “Vincenzo Ciaffi e il Teatro dei Cento”. A 100° dalla nascita di Italo Calvino (1923-1985) e in preparazione del 50° anniversario della morte di Franco Antonicelli (1902-1974) il 15 novembre 2023 si è organizzata a Palazzo Carignano un’intera giornata di visite, recital, proiezioni (link: https://www.unioneculturale.org/2023/11/antonicelli-al-presente-ritratto-inedito-di-franco-antonicelli-nel-giorno-del-suo-compleanno/). Altri appuntamenti nella primavera 2024: le prime esibizioni del Cantacronache, avvenute in UC nel 1958, sono state rievocate il 30 aprile 2024 con una carrellata di materiali d’archivio prima del concerto di Federico Sirianni e Michele Gazich, autori di un album realizzato su testi di Michele Straniero (link: https://www.unioneculturale.org/2024/04/omaggio-ai-cantacronache/). Il 6 giugno, nell’ambito del festival Archivissima, si è concepito un recital intitolato “#Passioni culturali: spazi visibili e invisibili di Palazzo Carignano” (in scena Marco Gobetti a partire dalle ricerche coordinate da Claudio Panella) sulle memorie culturali recenti di un Palazzo noto soprattutto per le sue bellezze seicentesche e ottocentesche ma straordinariamente vivace anche nel secolo scorso. Il progetto è sostenuto dalla Regione Piemonte tramite l’Avviso pubblico per la realizzazione di attività di Valorizzazione e promozione dei beni archivistici e bibliografici di interesse culturale anno 2023 con determinazione dirigenziale n. 369 del 15 novembre 2023.
Il New American Cinema e Jonas Mekas a Torino. Il progetto si propone di valorizzare la storia e i materiali dell’Archivio Storico dell’Unione Culturale relativi alla presenza a Torino del New American Cinema a partire dagli anni 1967-68. Dopo un primo momento di interesse nel 2017, in occasione del 50° anniversario della prima rassegna italiana del New American Cinema organizzata dall’Unione culturale a Torino, il centenario di Jonas Mekas (1922-2019) ha riacceso nell’ultimo anno l’attenzione internazionale sulle relazioni tra il regista e fondatore del New American Cinema Group, l’Europa e l’Italia. Nel maggio del 1967, grazie all’attivismo dell’allora vicepresidente dell’Unione culturale Edoardo Fadini, Torino fu la prima città italiana a ospitare una retrospettiva pressoché completa dei numerosi filmmaker riunitisi attorno a Mekas, seguita da una seconda rassegna nel 1968. In quell’anno, si riuniranno a Torino per la prima volta in una analoga manifestazione i filmmaker italiani della Cooperativa Cinema Indipendente, ispirati dagli americani la circolazione delle cui pellicole in molte altre città italiane sarà gestita proprio dall’Unione Culturale per un certo periodo. I primi frutti di una meticolosa ricerca negli Archivi dell’Unione Culturale, e in altri a essi correlati, sono stati presentati a maggio 2022 in una tre giorni intitolata The New American Cinema Group in Europe: The 1960s Grand Tour and its Afterlife e organizzata da Università degli Studi di Torino, Museo Nazionale del Cinema, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e Unione Culturale. Un volume di testi e fotografie che testimoniano tale ricerca è in corso di pubblicazione da parte della prestigiosa rivista americana “Framework”. Altre iniziative seguiranno per omaggiare ulteriormente il lascito di Jonas Mekas, e le sue relazioni con Torino, nell’ambito delle manifestazioni del suo centenario che sta venendo celebrato in tutto il mondo.
Per una galleria digitale dell’Unione Culturale. Il progetto si è proposto di digitalizzare e valorizzare l’intera collezione di manifesti conservata nell’Archivio Storico dell’Unione Culturale, un subfondo tra i più delicati e importanti tra quelli raccolti durante la lunga vita dell’associazione. Le locandine e i manifesti che servirono a promuovere le iniziative organizzate dall’associazione coprono infatti un arco di attività che va dalla stagione 1945-1946 a quella 2005-2006 e appaiono di notevole rilievo dal punto di vista grafico e storico.
LAVORO
TEATRO
Chiara Cardea e Silvia Mercuriati
Da ottobre 2019 sono artiste residenti presso l’Unione Culturale Franco Antonicelli, proponendo proprie progettualità e contribuendo alle diverse iniziative che animano il palinsesto UC.
Ovunque vai lascia profumo, seconda produzione dell’ensemble Cardea/Mercuriati, cresciuta attraverso un processo creativo che ha abitato gli spazi dell’UC per due anni. Lo spettacolo fa parte del più ampio progetto #ascatolachiusa.
Per+formare è un progetto di formazione che si sviluppa attraverso la formula della masterclass, come un momento di “messa fuoco” necessario per chi pratica o vuol praticare un mestiere artistico; un luogo per dialogare e confrontarsi sul campo con professionisti dello spettacolo in merito a metodi, strumenti, condizioni, modalità.
Compagnia Marco Gobetti poi Lo Stagno di Goethe
Da febbraio 2021, la Compagnia Marco Gobetti, poi Lo Stagno di Goethe, propone regolarmente in piazza Carignano a Torino di mercoledì pomeriggio, un programma di teatro solidale nei confronti di senzatetto, braccianti e migranti, popolazione studentesca o precaria o sfruttata. Qui maggiori informazioni.
A partire da maggio 2022, si è avviato un laboratorio di creazione pubblica STORYPLAYING per una STORIA dell’Italia di OGGI dedicato ad attrici, attori e cittadinanza (studenti, insegnanti, studiose/i, operai/e, impiegate/i, commercianti, artigiane/i ecc.) ispirato ai principi dello storyplaying e con un’azione di teatro di riciclo® come motore iniziale. Il laboratorio ha cadenza mensile (il primo mercoledì di ogni mese).
Quando l’Unione culturale è nata, nel 1945, il teatro è stato uno dei primi campi in cui l’associazione si è cimentata. L’8 gennaio 1946, presso la sala teatrale torinese da poco intitolata a Piero Gobetti, la compagnia del Teatro Sperimentale dell’Unione culturale debuttava con la messa in scena del fino ad allora inedito Woyzeck per la regia di Vincenzo Ciaffi, antifascista, latinista e uomo di teatro. A quell’esperienza torniamo a guardare oggi, alla ricerca di ciò che fu un “teatro possibile”, attraverso una raccolta di documenti d’archivio e testimonianze raccolti in un percorso multimediale in costante arricchimento su questo sito e sul canale Youtube dell’Uc.
Visita il percorso multimediale A 75 anni dal “Woyzeck” | Omaggio a Vincenzo Ciaffi.
Stagioni spettacolari. Edoardo Fadini e gli archivi dello spettacolo nel XX secolo
Bene, bis
A 85 anni dalla nascita e 20 dalla scomparsa di Carmelo Bene, dal 21 marzo all’8 aprile 2022, si è tenuta presso PHOS – Centro per la Fotografia e le Arti Visive (via Vico 1, Torino) la mostra fotografica BENE, BIS a cura di Mario Serenellini realizzata in collaborazione tra Le Plateau de la Méduse di Parigi, MAV (Museo Archeologico Virtuale) di Ercolano, Unione culturale Franco Antonicelli, Teatro Stabile di Torino e PHOS – Centro per la Fotografia e le Arti Visive.
MUSICA
Dal 2018, “Living room” è un ciclo di concerti curato dalla socia UC Carlotta Del Giudice. Il progetto guarda con particolare attenzione alla scena underground e indipendente, nazionale e internazionale, selezionando progetti di ricerca che si muovono tra la sperimentazione musicale e la performance art, spaziando tra la musica concreta, la psichedelica elettro-folk e la synthpunk. Il nome Living Room evoca un luogo ospitale (per gli artisti invitati) e rilassato (per il pubblico) ma anche la vitalità di uno spazio in cui si osano proposte d’avanguardia, come nella tradizione dell’UC e di un luogo che negli anni Sessanta e Settanta ospitò ripetutamente i protagonisti del Nuovo Teatro e della musica elettronica nascente in quell’epoca. Alla data del febbraio 2020 – dopo la quale il ciclo è stato interrotto a causa dell’emergenza sanitaria – sono stati realizzati venti concerti dal vivo cui hanno partecipato decine di artisti italiani e internazionali, dalla Francia alla Gran Bretagna, dagli Stati Uniti al Giappone. Dall’ottobre 2020, la programmazione è ripresa nel rispetto delle norme per il contenimento del COVID19.
CINEMA
Il progetto, realizzato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema e dall’Unione culturale Franco Antonicelli con le scuole Alvaro-Gobetti di Mirafiori e G.B. Viotti di Barriera di Milano, è un percorso di educazione alla visione cinematografica legato alla rappresentazione del rapporto tra preadolescenti e spazi urbani. Il progetto è stato sostenuto da Miur e MiBAC nell’ambito del bando nazionale Cinema per la Scuola. Dopo una prima edizione nell’anno 2019/2020, la seconda edizione si è conclusa a giugno 2021.
La terza edizione comprende, nella primavera 2023, un corso su cinema e nonviolenza per insegnanti e un cineforum in tre tappe per classi di secondaria di primo e secondo grado organizzati presso il Convitto Nazionale Umberto I (Via Bligny 1 bis, Torino) oltre che due altri percorsi presso gli istituti Alvaro-Gobetti di Mirafiori e G.B. Viotti di Barriera di Milano.
Spaesamenti Atelier è un laboratorio pratico, educativo e formativo sul cinema documentario (detto cinema del reale) realizzato dal Centro di Cooperazione Culturale, in collaborazione con il Comune di Venaus (TO), ISSS Des Ambrois di Oulx, Festival Borgate dal Vivo, Unione Culturale Franco Antonicelli, nell’ambito del bando Prossimi, promosso dalla Fondazione Time2. I primi appuntamenti di restituzione del progetto si sono organizzati a Venaus il 5 e 6 agosto 2021.
AL POLO DEL '900
Enne – il magazine del Polo del ‘900
Su iniziativa dell’Unione culturale Franco Antonicelli, il Polo del ‘900 ha avviato nel 2019 la pubblicazione di N (enne) il magazine del Polo del ‘900, un magazine cartaceo che in ogni suo numero tematico e monografico riflette su categorie ed esperienze della storia del XX secolo aprendosi al presente e tentando di prefigurare il futuro. (N) Enne, come Novecento, o come gli altrettanti motivi che ne hanno ispirato la nascita e ne orienteranno lo sviluppo: per esempio, far conoscere i fondi bibliotecari e archivistici del Polo, lasciar traccia delle sue attività didattiche ed espositive, proporsi come uno strumento di divulgazione storica e politica rivolto a cittadinanza, insegnanti, studenti. Ecco i temi fino ad ora affrontati: N1 “muri tra ieri e oggi”; N2 “parità di genere”; N3 “politiche della memoria”; N4 “sport”.
Il progetto si occuperà, tra maggio e dicembre 2022, di indagare le memorie e le tracce del colonialismo italiano nella storia e nella cultura del tempo presente, risalendo alle radici novecentesche dell’imperialismo occidentale, ripercorrendo gli itinerari, discontinui e parziali, lungo i quali si è attuata la decolonizzazione dei territori e delle mentalità, per poi soffermarsi sulla superficialità con cui si sono fatti i conti con un passato che, tra rimozioni e mancate rielaborazioni, è all’origine di tante forme del razzismo contemporaneo in Italia, in Europa e nel mondo. Il programma dei prossimi mesi è stato ideato e organizzato da un gruppo di ricerca composto da Barbara Berruti, Liliana Ellena, Francesca Gabutti, Diego Guzzi, Enrico Manera, Fartun Mohamed, Paola Olivetti e Micaela Veronesi.
MARE. Migrazioni, porti, ambiente
Nel corso del 2023 un gruppo di enti partner del Polo del ’900, coordinati dall’Unione culturale “Franco Antonicelli”, capofila del progetto, in collaborazione con altre istituzioni della città, ha riflettuto sul tema del mare come spunto di ricerca e produzione culturale. Si è trattato di tornare a ragionare, da una prospettiva diversa e meno consueta, su alcune questioni centrali nella riflessione tra Novecento e contemporaneità: le migrazioni, il colonialismo, il Mediterraneo come luogo di scambio di saperi, culture e merci, ma anche di militarizzazione delle acque territoriali, di separazione tra il nord e il sud del mondo, di respingimento e di naufragi. A ciò si è aggiunta una specifica attenzione all’emergenza ambientale relativa a un mare ogni giorno più inquinato, in particolare dalle plastiche che ne mettono a rischio l’intero ecosistema. Dal 28 settembre al 28 ottobre 2023, il gruppo propone un calendario di appuntamenti dedicati che, con linguaggi diversi, dal cinema al teatro, all’arte, segue due principali direttrici:
- il rapporto tra mare e Oltremare, a proseguire il lavoro di ricerca sulla storia del colonialismo italiano ed europeo e sull’evoluzione degli studi postcoloniali già avviato negli scorsi mesi dal Polo del ’900;
- i porti come punto di incontro tra la storia degli esseri umani e la storia del mare, con una specifica attenzione alla contemporaneità e alla “catena del valore globale” delle merci che nella logistica portuale e marittima trova uno snodo fondamentale.